GRECIA
LA CULLA DELLA CIVILTÀ OCCIDENTALE
17 – 26 Settembre 2026, 10 giorni – 9 notti
Scadenza opzione: 30 Maggio 2026
Una terra dove il vento sa di sale e di mito, dove l’azzurro del cielo sembra scolpito dagli dei e il mare si infrange su scogli bianchi come templi. La Grecia accoglie il viaggiatore con il respiro antico dell’Egeo e la leggerezza delle bouganville che colorano i muri.
Tra boschi fitti e laghi scuri, le montagne si stringono in un patto silenzioso, mentre i monasteri restano appesi a metà strada tra il cielo e la pianura, testimoni di secoli di filosofi, monaci e conquistatori. Nel mare Egeo, tre lingue di terra fendono le onde, e dal Monte Athos si alzano canti e incenso, nascosti agli occhi del mondo. Tra pini, miele amaro e ulivi, risuona ancora l’eco delle lezioni di Aristotele al giovane Alessandro, pronto a spingersi verso l’Oriente.
La Grecia è il grande palcoscenico dove i grandi dell’antichità hanno tessuto le fila della storia.
1° giorno, giovedì 17 settembre 2026: Milano > Salonicco
Ritrovo dei signori partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa e partenza con volo Aegean delle 11h50 per Salonicco. Arrivo previsto alle 14h50 locali. Incontro con la guida parlante italiano per una prima visita di città di Salonicco, seconda città della Grecia. Al termine trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.
Salonicco. Fondata attorno al 315 a.C. da Cassandro, re dei Macedoni, che le diede il nome di sua moglie Tessalonica, sorellastra di Alessandro Magno, così chiamata dal padre, Filippo II di Macedonia, per commemorare la sua nascita nel giorno in cui egli ottenne una vittoria, nike, sui Tessalici. All’epoca dell’Impero Romano la città ospitava una grande colonia ebraica. Nel suo secondo viaggio, San Paolo predicò nella sinagoga della città, gettando le fondazioni di uno dei primi centri della cristianità. Qui, nel IX secolo il prete Cirillo, poi santo con il fratello Metodio, inventò l’alfabeto che poi sarebbe diventato cirillico, proprio in suo onore. Salonicco, in turco Selanik, rimase sotto controllo ottomano fino al 1912 e divenne una delle città più importanti dell’impero. A quell’epoca la città, unica al mondo, era popolata in maggioranza da ebrei: su 132.000 abitanti, 65.000 erano ebrei, in gran parte sefarditi, espulsi dalla Spagna e dal Portogallo dopo il 1492, 35.000 greci e solo 30.000 musulmani. A seguito di un grande incendio, nel 1917, che distrusse quasi metà della città, molti ebrei emigrarono in Palestina, a Parigi o in America. Salonicco è considerata da National GeographicTM tra le dieci città mondiali dalla vita notturna più trendy e coinvolgente.
2° giorno, venerdì 18 settembre 2026: Salonicco > Verghina > Kalambaka
Prima colazione e cena incluse. Pranzo libero.
Completamento delle visite di Salonicco, inclusa la Rotonda di San Giorgio. Partenza per Verghina (80 km, 1h) e visita alle tombe reali di Filippo II, padre di Alessandro Magno. Proseguimento per Kalambaka (160 km, 2h10’). Cena e pernottamento in hotel.
Verghìna. La città antica, un tempo capitale dell’Antica Macedonia, fu abbandonata nel I secolo, e da allora il nome originario della città, Aigài, Ege, scomparve. La città moderna prende nome da una leggendaria regina morta suicida nel fiume AliaKmone dove si era gettata per non cadere nelle mani dei Turchi. Secondo la mitologia, Archelao, figlio di Temeno, dopo essere stato cacciato da Argo, si recò in Macedonia per aiutare il re Cisseo ad affrontare i suoi nemici, ma, giunto a destinazione, il re cercò di assassinarlo. Archelao uccise Cisseo e scappò seguendo, come ordinò l’oracolo, una capra. Dove la capra, aigòs, si fermò, egli fondò la città di Aigài, che restò capitale dei macedoni fino al trasferimento a Pella.
Nell’autunno del 1977 a Verghina è stata scoperta la tomba di Filippo II, insieme con altre due tombe reali, quella detta di Persefone e quella di Alessandro IV. Il museo, costruito a mo’ di tumulo a inglobare le tombe reali è probabilmente il più spettacolare di tutta la Grecia.
3° giorno, sabato 19 settembre 2026: Kalambaka > Meteore > Termopili > Delfi
Prima colazione e cena incluse. Pranzo libero.
In mattinata visita dei celebri Monasteri delle Meteore, costruiti su spettacolari formazioni rocciose. Proseguimento per Termopili (150 km, 1h30’) e sosta al monumento dedicato a Leonida e ai 300 spartani. Continuazione per Delfi (120 km, 2h). Cena e pernottamento in hotel.
Meteore. Il nome significa sospeso in aria. Si tratta di monasteri insediati su torri naturali di roccia alte fino 400 m e originate dall’erosione dell’arenaria. Dei 24 monasteri originali, oggi solo sei sono ancora funzionanti e visitabili: Agios Stefanos, Agia Triada, Gran Meteora o Monastero della Trinità, Varlaam, Roussanou e Agios Nikolaos, un settimo è disabitato e tutti gli altri sono andati distrutti e se ne conservano solo rovine. I primi insediamenti risalgono al XI secolo, quando i primi eremiti occuparono alcune grotte nei fianchi dei dirupi. Nel XIV secolo, allo scopo di difendersi dai turchi, furono costruiti monasteri inespugnabili sulle cime delle rocce. Fino al secolo scorso i monasteri erano raggiungibili solo con scale a pioli o con sistemi a carrucola, ora ci sono scale in muratura o scavate nella roccia la cui salita è impegnativa ma non molto faticosa. Dai monasteri il panorama è molto suggestivo.
La guida Lonely PlanetTM include i monasteri superstiti delle Meteore tra le dieci chiese e cattedrali da sogno e National GeographicTM li include tra i dieci siti più affascinanti da dove vedere le stelle.
Termopili. Il nome significa porte calde, e deriva dalla presenza di numerose sorgenti naturali di acqua calda. Qui si svolse nel 480 a.C. la celebre battaglia nella quale una piccola forza greca, composta da spartani e comandata da Leonida, rallentò l’avanzata dell’esercito persiano comandato da Serse I a prezzo di un eroica resistenza nei confronti di un nemico molto più potente. Al tempo di Leonida, il passo era largo non più di 15 m. Alle Termopili sono stati eretti monumenti in onore di Leonida e dei resistenti spartani.
La guida Lonely PlanetTM include il sito delle Termopili tra le dieci campi di battaglia più celebri del mondo.
4° giorno, domenica 20 settembre 2026: Delfi > Lepanto > Olimpia
Prima colazione e cena incluse. Pranzo libero.
Visita del sito archeologico di Delfi, anticamente considerato l’ombelico del mondo, e del museo che custodisce il celebre Auriga di Delfi. Partenza per Lepanto (100 km, 1h20’), città storica sul golfo di Corinto e qui visita panoramica. Proseguimento per Olimpia (150 km, 2h). Cena e pernottamento in hotel.
Delfi, storica città greca antica, e sede del più importante e venerato oracolo del dio Apollo, si estende sulle pendici del monte Parnaso. Il nucleo primitivo del santuario risale al VII secolo a.C. e fu più volte ricostruito a seguito di incendi e fenomeni naturali. i resti del tempio dedicato all’Apollo Delfico fanno parte, con il teatro e lo stadio in cui si svolgevano i giochi pitici del sito archeologico che si snoda lungo la Via Sacra. Sono visibili anche resti di tombe d’età romana i resti dei thesauroi votivi delle città greche, il Tesoro dei Sifni e il Tesoro degli Ateniesi e il Muro Poligonale.
5° giorno, lunedì 21 settembre 2026: Olimpia > Kalamata
Prima colazione e cena incluse. Pranzo libero.
Visita del sito archeologico di Olimpia, sede dei primi Giochi Olimpici dell’antichità, con il Santuario di Zeus e lo stadio. Proseguimento per Kalamata (115 km, 2h). Cena e pernottamento in hotel.
Olimpia. Città dell’antica Elide, sede dei giochi in onore di Zeus e importante luogo di culto. L’antica Olimpia comprendeva un recinto sacro sopraelevato, l’Altis, al cui interno sorgevano i più importanti monumenti di culto e gli edifici adibiti all’amministrazione dei giochi. Sul lato orientale dell’Altis erano situati lo stadio e l’ippodromo, mentre sul lato occidentale, si trovavano la palestra e il ginnasio al cui interno gli atleti che volevano partecipare ai giochi dovevano allenarsi almeno un mese prima dell’inizio delle gare.
Il più famoso tempio di Olimpia era quello eretto in onore di Zeus, dove si trovava la gigantesca d’oro e avorio realizzata da Fidia nel 430 a.C. e considerata fra le sette meraviglie del mondo.
Le Olimpiadi erano una festa sportivo-religiosa di tutti i greci. Durante il suo svolgimento tutte le guerre in atto in Grecia erano sospese. Eratostene fissa la prima data delle Olimpiadi nel 776 a.C.
Ancora oggi l’inizio delle Olimpiadi moderne si svolge simbolicamente a Olimpia, con la cerimonia di accensione del fuoco sacro. Il fuoco viene trasportato da staffette di atleti con le fiaccole fino alla sede scelta per lo svolgimento dei giochi. Durante i Giochi della XXVIII Olimpiade, l’antico stadio fu usato per le gare di getto del peso.
6° giorno, martedì 22 settembre 2026: Kalamata > Messene > Sparti
Prima colazione e cena incluse. Pranzo libero.
Partenza per la visita del sito archeologico di Messene (30 km, 40’), tra i meglio conservati della Grecia antica. Proseguimento per Sparti, città moderna costruita vicino all’antica Sparta. Cena e pernottamento in hotel.
Messene. Città-stato dorica fondata da Epaminonda nel 369 a.C. in posizione equidistante tra il mare, il fiume Neda e la catena montuosa del Taigeto.
Della città antica rimangono imponenti resti del teatro di età ellenistica, dello stadio, del tempio dedicato ad Artemide Limnatis e delle mura fortificate del IV secolo a.C., uno degli migliori esempi di edilizia militare greca.
7° giorno, mercoledì 23 settembre 2026: Sparti > Mistra > Monemvasia > Sparti
Prima colazione e cena incluse. Pranzo libero.
Escursione a Mistra, antica città bizantina, e visita delle chiese e dei monasteri. Continuazione per Monemvasia (90 km, 1h50’), suggestivo borgo medievale su un isolotto collegato alla terraferma. Rientro a Sparti. Cena e pernottamento in hotel.
8° giorno, giovedì 24 settembre 2026: Sparti > Epidauro > Micene > Nauplia
Prima colazione e cena incluse. Pranzo libero.
Partenza per Epidauro (130 km, 2h40’) e visita del teatro antico, dedicato al culto di Asclepio. Proseguimento per Micene (50 km, 1h10’) e visita della Porta dei Leoni e delle tombe reali. Arrivo a Nauplia (20 km, 30’). Cena e pernottamento in hotel.
Epidauro è conosciuta principalmente per il santuario e per il teatro. Il santuario di Epidauro è dedicato al culto di Asclepio, divinità salutare del pantheon greco. Asclepio guariva i fedeli che si recavano in pellegrinaggio a Epidauro durante le feste in suo onore. Le guarigioni dei fedeli avvenivano in un edificio detto Abaton, l’impenetrabile, un portico a due piani dove i fedeli trascorrevano la notte.
Coloro che non trascorrevano la notte nell’Abaton venivano accolti nel Katagogion, un edificio di pianta quadrata, suddiviso in quattro quadrati più piccoli, del III secolo a.C. Il teatro è stato realizzato nel 360 a.C. su progetto dell’architetto Policleto di Argo: nessuno eguaglia per perfezione, armonia, e per l’eccezionale acustica l’architettura di Epidauro. Nel 1954 il teatro fu restaurato e il 24 agosto 1960 vi fu allestita la prima rappresentazione di un’opera lirica, la Norma di Vincenzo Bellini, con Maria Callas nel ruolo della protagonista.
9° giorno, venerdì 25 settembre 2026: Nauplia > Corinto > Atene
Prima colazione e cena incluse. Pranzo libero.
Partenza per Corinto (85 km, 1h30’) e visita del sito archeologico e dell’antica agorà. Proseguimento per Atene (85 km, 1h30’). Nel pomeriggio visita guidata della città con i principali monumenti storici. Cena di arrivederci e pernottamento in hotel.
Corinto, si trova all’imbocco del canale, 6,3 Km, che taglia l’Istmo che separa il Mar Ionio dal Mar Egeo. Secondo la leggenda, la città fu fondata da Sisifo nel 1429 a.C. Tra il X e il VIII secolo a.C. da qui partirono i coloni che fondarono Siracusa. Corinto fu alleata di Sparta nelle guerre contro Atene. Intorno al 450 a.C. fu sconfitta e annessa alla vicina città di Argo e in seguito a Cheronea. Fu distrutta nel 146 a.C. nel corso delle guerre macedoniche, rimase un cumulo di rovine per un secolo, finché Giulio Cesare nel 45 a.C. la rifondò con il nome di Colonia Iulia Corinthus.
10° giorno, sabato 26 settembre 2026: Atene > Milano
Prima colazione inclusa. Pranzo e cena liberi.
Mattinata dedicata alla visita dell’Acropoli e del museo archeologico. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo Aegean delle 16h50 di rientro in Italia. Arrivo previsto all’aeroporto di Milano Malpensa alle 18h30 locali.
Atene. Culla della civiltà occidentale, Atene fu la prima città del mondo ad adottare una forma di governo democratico storicamente accertata. Atene è stata la sede dell’accademia di Platone e del liceo di Aristotele, e ha dato i natali a Socrate, Pericle, Sofocle e molti altri filosofi dell’antichità.
Secondo il mito, Atene sarebbe stata fondata dal leggendario Cecrope, mezzo uomo e mezzo serpente. Quando la città era appena stata fondata, il Fato stabilì che sarebbe diventata ricca, prospera e la più potente di Grecia, così Atena decise di prenderla sotto la sua custodia e di darle il suo nome.
La guida Lonely PlanetTM include la nuova stazione della metropolitana di Syntagma, tra le dieci più artistiche del mondo.
Il Centro culturale Fondazione Stavros Niarchos è un complesso progettato da Renzo Piano che si trova nella baia di Faliro e ospita la Biblioteca nazionale della Grecia, la Greek National Opera e il parco Stavros Niarchos di 210.000 m2.
Questo avveniristico progetto ha riqualificato il sito in degrado dell’ex ippodromo include l’Energy Canopy, una particolare struttura dal peso di 3.500 t, supportata da 30 colonne in acciaio e ricoperta da piante, che permette all’edificio di ammortizzare i movimenti causati dal vento, dalle sollecitazioni sismiche e dalla dilatazione termica. Il tetto denominato tappeto volante per la sua forma aerodinamica è disseminato di pannelli fotovoltaici che garantiscono al centro la quasi indipendenza energetica.