CINA CLASSICA E SEGRETA (anteprima)

LA TIGRE E IL DRAGONE

MAGGIO 2026 / 14 giorni – 11 notti

“La tigre acquattata, il dragone nascosto” è un modo di dire cinese per chi adombra talenti e qualità nascosti. Proprio come questo grande paese che oltre ai percorsi classici, apre i suoi cortili nascosti dietro il rosso sbiadito dei portoni e i draghi che sonnecchiano sulle gronde e oltre i palazzi degli antichi poteri e l’esercito che non marcia, i ponti storti disegnano calligrafie sull’acqua e le nebbie dipingono le montagne. La Cina di oggi, seppur molto diversa rispetto al passato, e non solo per via dei grattacieli, delle automobili e della ricchezza in mostra nelle grandi città, è un pendolo che oscilla tra sviluppo incontrollato e ricchezza individuale, un rompicapo, per chiunque cerchi di capirla.. Un viaggio a caccia della tigre nascosta, seguendo le lanterne rosse fra riti, sapori e immagini che sembrano appartenere a più mondi. Così ci si scopre viaggiatori non solo nello spazio, ma nel tempo e nell’immaginario.

Programma di massima:
1° giorno, maggio 2026: Milano > Pechino

Ritrovo dei signori partecipanti in giornata all’aeroporto di Milano Malpensa, disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali e imbarco sul volo diretto Air China delle 13h30 per Pechino. Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno, maggio 2026: Pechino

Arrivo a Pechino previsto per le 5h50 locali. Disbrigo delle formalità di sbarco e immigrazione. Incontro con la guida parlante italiano, il bus riservato e trasferimento in hotel per la sistemazione immediata nelle camere. Mattinata a disposizione e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prima visita di città con il Palazzo d’Estate, il più grande giardino imperiale al mondo. Rientro in hotel e cena. Al termine, rientro in hotel, tempo a disposizione e cena. Pechino, il cuore del dragone. Letteralmente il nome Beijing significa capitale del nord. Dal 1928 al 1949 la città fu rinominata Beiping, pace settentrionale, sostituendo l’elemento jing, capitale, perché il governo del Kuomintang spostò la capitale a Nanchino, Nanjing, capitale del sud. Popolarmente è anche detta Yanjing, in riferimento all’antico stato Yan della dinastia Zhou. Durante la dinastia Yuan, Pechino era conosciuta come Khanbaliq, come riferito anche da Marco Polo. Fu Yongle, terzo imperatore Ming che nel 1403 rinominò la città Beijing. Durante questo periodo furono eretti la Città Proibita e il Tempio del Paradiso. La guida Lonely PlanetTM include molti luoghi e attrazioni di Pechino tra i dieci must see di una vita: l’Orologio con automa che scrive ideogrammi nella Città Proibita tra gli orologi e calendari più originali del mondo, il Nido d’Uccello tra gli stadi più straordinari, il mercato notturno di Donghuamen tra i luoghi più irresistibili per i gourmet, la Città Proibita dal Parco Jinshan tra i panorami più straordinari, il Bookworm tra le librerie più importanti, il Palazzo d’Estate tra i giardini più splendidi, lo Space 798 tra i luoghi testimonianza del socialismo reale, il tempio Dongyue tra gli edifici più inquietanti.

3° giorno, maggio 2026: Pechino > Mutianyu > Changping > Pechino

Pensione completa. Dopo la prima colazione in hotel, partenza per Mutianyu, per la visita alla Grande Muraglia (95 Km, 2h). Chiamata dai cinesi Wanli Chang Cheng (il lungo muro delle 5000 miglia), l’imponente opera fortificata si snoda per circa 4000 chilometri in un suggestivo paesaggio montano. Pranzo in ristorante locale. Proseguimento per Changping (43 Km, 1h) e visita alla tomba Changling di Zhu Di, II Imperatore Ming e della Via Sacra. Rientro a Pechino (55 Km, 1h20’) e cena a base di anatra alla pechinese. La Grande Muraglia, nota come una delle sette meraviglie del mondo, è il maggiore progetto difensivo dell’antichità eretto nel periodo di tempo più lungo. Nel periodo dei Regni Combattenti (VII-VI sec. a.C.), a causa delle continue lotte e per autodifesa, i regni costruirono grandi muraglie. Nel 221 a.C., dopo aver unificato la Cina, l’imperatore Qing Shihuang collegò le grandi muraglie costruite dai vari regni, in modo da formare una barriera al confine settentrionale, così da difendersi dagli attacchi delle popolazioni nomadi provenienti dalle praterie della Mongolia Interna. Allora la Grande Muraglia superava ormai i 5000 km. Dopo la dinastia Qin, la dinastia Han prolungò la Grande Muraglia a 10.000 km. In oltre 2000 anni di storia, i governanti di ogni periodo hanno costruito in varie dimensioni la Grande Muraglia, per una lunghezza totale superiore a 50.000 km, sufficiente a fare un giro completo della terra.

4° giorno, maggio 2026: Pechino

Pensione completa. Intera giornata di visite a Pechino. Piazza Tian An Men (Porta della Pace Celeste), l’immensa spianata dove il 1° ottobre 1949 il Presidente Mao proclamò la fondazione della Repubblica Popolare; qui sorgono importanti monumenti che testimoniano la storia contemporanea del Paese: il Monumento agli Eroi del Popolo, il Mausoleo di Mao Zedong, il Museo Storico Nazionale ed il Palazzo dell’Assemblea del Popolo ovvero il Parlamento. Visita alla Città Proibita, sul lato nord della piazza, fino al 1911 riservata esclusivamente all’imperatore e alla corte, oggi grande museo all’aperto. Pranzo presso una famiglia locale a Hutong. Nel pomeriggio visita al Tempio del Cielo, dove gli imperatori delle dinastie Ming e Qing tenevano cerimonie sacrificali per invocare la tempestività di vento e pioggia e la pace sotto il Cielo. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

5° giorno maggio 2026: Pechino > Datong

Pensione completa. Dopo la colazione con cestino, trasferimento con il treno ad alta velocità diretto a Datong. All’arrivo incontro con la guida e inizio delle visite: il Tempio Shanhua e il Muro dei Nove Draghi. Nel pomeriggio visita alle Grotte di Yungang, scavate durante la Dinastia Wei, tra il 460 e il 525, che rappresentano l’eccellenza dell’arte rupestre buddista in Cina. Sistemazione in hotel al termine, cena e pernottamento.

6° giorno, maggio 2026: Datong > Pingyao

Pensione completa. Dopo la prima colazione in hotel, partenza in bus con direzione Pingyao (382 km, 5h). Durante il tragitto sosta al Tempio Sospeso e alla Pagoda di legno di Yingxian, la più antica pagoda interamente in legno della Cina. Pranzo in ristorante locale. In seguito, continuazione per Pingyao e cena in un ristorante nella Città Vecchia. Trasferimento in hotel tradizio-nale nel centro storico e sistemazione nelle camere riservate per pernottamento.

7° giorno, maggio 2026: Pingyao

Pensione completa. Mattinata dedicata alle visite di Pingyao con la Città Vecchia, l’antica banca di Rishengchang (la prima della Cina), l’antico ufficio del governatore, la strada Ming-Qing e le Mura della città. Pomeriggio a disposizione per le visite indivi-duali. Pranzo e cena in ristoranti locali. Al termine rientro in hotel e pernottamento. Pingyao è definita dall’UNESCO “un eccellente esempio di città cinese Han delle dinastie Ming e Qing, che ha mantenuto tutte le sue caratteristiche in modo eccezionale ed in tal modo fornisce un quadro straordinariamente completo dello sviluppo culturale, sociale, economico e religioso, durante uno dei periodi più importanti della storia cinese”. Prima delle dinastie Qin (221-206 a.C.) e Han (206 a.C. – 220 d.C.), Pingyao veniva chiamata Antica Tao e più tardi Pingtao; fu solo nei primi anni della dinastia Wei settentrionale (220-2800) che Pingtao venne ribattezzata Pingyao per evitare di pronunciare la parola Tao, perché l’imperatore del tempo si chiamava Tuoba Tao. Secondo le regole antiche, il nome di un imperatore, di un alto funzionario, di un capo di famiglia o dell’anziano di un clan era considerato tabù dai suoi sudditi o dai più giovani. Le maestose mura cittadine resistono da ben 600 anni a guerre ed agenti atmosferici e sono un simbolo della città. Secondo documenti storici, durante la dinastia Zhou occidentale (1045-256 a.C.), il re di Xuan inviò il suo generale Yin Jiefu a combattere gli invasori di altri regni. Il generale Yin col-locò le sue truppe in Antica Tao e vi costruì delle mura di difesa. Durante il periodo iniziale della dinastia Ming (1368-1644), dal 1370, il governo ampliò e ricostruì le mura della città per fornire maggiori spazi ad uso militare. Negli ul-timi 500 anni (1644-1911) delle dinastie Ming e Qing, le mura vennero riparate circa 26 volte, ma lo stile e le dimen-sioni di base sono rimasti pressoché invariati.

8° giorno, maggio 2026: Pingyao > Xi’an

Pensione completa. Dopo la colazione con cestino, trasferimento con il treno ad alta velocità delle 8h40 diretto a Xi’an. All’arrivo, previsto per le 11h50 locali, incontro con la guida e trasferimento in città. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita delle antiche mura di cinta, di epoca Ming, e passeggiata nel vecchio e caratteristico quartiere musulmano, al cui centro sorge la Grande Moschea, interessante esempio di contaminazione tra lo stile islamico e quello cinese. Al termine delle visite trasferimento in hotel, cena e pernottamento.

9° giorno, maggio 2026: Xi’an > Esercito di Terracotta > Xi’an

Pensione completa. In mattinata partenza per la visita al celebre “Esercito di Terracotta” presso il Mausoleo di Qin Shi Huang-di (40 Km, 1h), l’imperatore che unificò la Cina e governò l’intero Paese dal 221 al 210 a.C. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita alla Piccola Pagoda dell’Oca Selvatica. Al termine rientro in hotel, cena e pernottamento. Esercito di Terracotta. In una serie di gallerie sotterranee sono state portate alla luce, dal 1974 ad oggi, circa 10.000 statue, a grandezza naturale, di guerrieri e di cavalli: un intero esercito schierato in battaglia, con carri ed ogni equipaggiamento guerresco secondo la strategia dell’epoca. Le statue di terracotta, originariamente invetriate e dipinte, raffigurano ufficiali, soldati di fanteria, arcieri, conducenti di carri, ciascuno con espressioni diverse e diversi tratti somatici, per cui è possibile dedurre che l’esercito imperiale fosse costituito da appartenenti a diverse etnie.

10° giorno, maggio 2026: Xi’an > Guilin

Pensione completa. Dopo la prima colazione con cestino, trasferimento in aeroporto in tempo per il volo diretto per Guilin. All’arrivo trasferimento in città e inizio delle visite con la collina dell’Elefante e una piantagione di tè, con degustazione. Rientro in città, sistemazione in hotel e cena.

11° giorno, maggio 2026: Guilin > Longsheng > Yangshuo

Pensione completa. In mattinata, trasferimento a Longsheng per l’escursione alle risaie disposte scenograficamente in terrazzamenti. Visita in un villaggio di etnia Yao, di cui sono famosi i variopinti costumi delle donne dai lunghi capelli che non tagliano mai nella loro vita. Proseguimento per Yangshuo e sistemazione in hotel. Longsheng. Le risaie terrazzate di Longsheng si trovano a circa 2 ore d’auto da Guilin. I campi terrazzati, per lo più costruiti durante la dinastia Ming, circa 500 anni fa, sono disposti lungo il pendio dal fiume fino alla cima della montagna, con la parte più alta a 880 m di quota. La montagna risulta divisa in strati d’acqua scintillanti sotto il sole in primavera, strati di verdi germogli di riso in estate, strati di riso dorato in autunno, e strati di brina argentea in inverno.

12° giorno, maggio 2026: Yangshuo > Guilin > Shanghai

Prima colazione e pranzo. La mattina, imbarco per una mini-crociera lungo il fiume Li fino al villaggio Fuli. Durante la navigazione si potranno ammirare i magnifici scenari naturali che furono fonte di ispirazione per pittori e poeti di ogni epoca. Nel pomeriggio passeggiata nel centro di Yangshuo e tempo a disposizione per le attività individuali. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo diretto a Shanghai delle 22h15. All’arrivo, previsto per le 00h45, trasferimento in hotel.

13° giorno, maggio 2026: Shanghai

Pensione completa. Intera giornata dedicata alle visite della città. In mattinata visita al Giardino del Mandarino Yu e passeggiata nella Città Vecchia. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita al Tempio del Buddha di Giada, famoso per le sue due prezio-se statue di Buddha di giada provenienti dalla Birmania. Proseguimento con la passeggiata nella Concessione Francese di Shanghai. Cena in hotel. In serata trasferimento in aeroporto per il volo di rientro. Shanghai, è la città più popolata della Cina, con oltre 20 milioni di abitanti, nonché il più importante centro finanziario e commerciale della Cina. La vivacità economica della città è ben rappresentata dai numerosi e moderni grattacieli del distretto finanziario di Pudong, che riproduce l’aspetto dei maggiori centri finanziari americani ed europei e ospita gli uffici di numerose imprese straniere. A Puxi si trova il Bund, passeggiata nazional-popolare sempre affollata. È il lungofiume della Concessione Inglese orlato di palazzi art déco, intorno al mitico Peace Hotel, del 1929 e oggi in ristrutturazione, dove folleggiavano i vip dell’epoca, da Douglas Fairbanks a Charlie Chaplin. Nei palazzi adiacenti si concentra la Shanghai chic & cool del lusso. Sempre a Puxi, ci sono Xintiandi, un complesso restaurato di vecchie case shikumen dell’inizio del 1900, che ospita ristoranti, caffè e negozi, e la sede-museo del Primo Congresso del Partito Comunista Cinese, la Città Vecchia, racchiusa nel perimetro irregolare della Via del Popolo, Renmin Lu, un fitto labirinto di vicoli dove i palazzi originali sono stati demoliti e ricostruiti come un tempo, con tetti spioventi e facciate in legno e pietra, ricavandone centinaia di ristorantini e negozietti; la grande casa da tè su palafitte Huxinting; il Giardino del Mandarino, bell’esempio di architettura classica Ming, due ettari di acquerelli cinesi, con laghi, case dai tetti tradizionali, salici piangenti, pesci rossi, ponti, rocce e dragoni; il Tempio del Buddha di Giada, il tempio buddista più famoso di tutta Shanghai, che ospita una statua di giada bianca, alta più di due metri, raffigurante il Buddha seduto. Nella zona nord-orientale della città, in un tranquillo quartiere residenziale lungo il canale Suzhou e attorno alla Mogashan Lu, sorge una sorta di cittadella artistica dove vivono e lavorano la maggior parte degli artisti cinesi moderni. Qui nascono le avanguardie e si sviluppano le più importanti scuole e tendenze artistiche cinesi. Dal Bund attraverso un kitschissimo sottopassaggio pedonale-tramviario si può passare sotto il fiume e andare a Pudong per una visita più ravvicinata alle bolle rosa dell’Oriental Pearl TV Tower, o al Cloud 9 caffè all’87° piano del grattacielo Jinmao, che sembra uscita da un fumetto di Gotham City, due edifici che marcano la silhouette di Lujiazui e dell’intera Shanghai. Sempre a Pudong, alla stazione della metro del Museo della Scienza e della Tecnologia di Shanghai, sulla linea 2, quella che collega i due aeroporti, si trova il mercato dei falsi più grande della città. Senza nemmeno dover uscire dalla stazione, una volta usciti dai tornelli ci si trova di fronte a un’infinità di negozi: c’è di tutto, dalle valigie ai videogiochi, dai telefonini agli mp3 sino alle perfette imitazioni di orologi di marca, borse, scarpe e le magliette delle squadre di calcio e basket.

14° giorno, maggio 2026: Shanghai > Milano

Imbarco sul volo diretto Air China delle 1h30 di rientro in Italia. Arrivo a Milano Malpensa previsto per le 8h05 locali. Fine dei nostri servizi.

Quanto contenuto in questa brochure vuol essere solamente una illustrazione anticipata del programma previsto in questo Tour. Per quanto concerne le date di partenza/arrivo, gli operativi voli, la quota individuale di partecipazione appena in possesso di dati certi sarà nostra premura darne completa e dettagliata informazione. Coloro che manifestassero interesse (al momento senza impegno di partecipazione) possono contattare direttamente Travel Design Studio Sig.ra Adriana 03519901200 info@traveldesignstudio.com per tutti gli approfondimenti e informazioni necessarie.